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Lo sconfinato mondo delle birre artigianali, vent’anni dopo

Dopo una breve interruzione, riprendiamo a parlare di birre artigianali


Più cerco le parole per iniziare a scrivere di questo Movimento della birra artigianale in Italia, rectius delle birre, più non riesco a trovare uno spunto originale dal quale iniziare, e il motivo è molto semplice: del fenomeno, quest’anno che cade il ventennale della nascita, si è davvero scritto tanto.
Mi piace ricordare come vent’anni fa questo mondo fosse tutt’altro che sconfinato; era composto da una manciata di appassionati dai trascorsi più differenti i quali decisero - per puro caso tutti nello stesso periodo - di trasformare il loro amore per questa bevanda in qualcosa di più, addirittura in un lavoro.

Da qua sono nate grandi Birre e realtà imprenditoriali di grande successo; si è alimentato un Movimento che in due decadi ha plasmato una realtà di oltre un migliaio di produttori, capaci tanto di generare passione nei consumatori quanto di consolidare un ecosistema in grado di dare occupazione a un numero sempre crescente di persone.

Chi avrebbe mai scommesso sul successo dei ragazzi dello “Skunky”, nomignolo con il quale gli avventori storici chiamavano il Brewpub Lambrate di via Adelchi, oggi tra i produttori più affermati e freschi di trasloco nel nuovo Birrificio; o che in terra di Barolo un ragazzo figlio di contadini iniziasse a fare birra per il suo locale - Le Baladin - salvo poi arrivare ad esportarla in più di trenta paesi nel mondo, aprendo un sito produttivo ad alto contenuto innovativo tale da partecipare al bando Horizon 2020 della commissione europea per la ricerca e lo sviluppo.Mi piace anche ricordare come attorno alla produzione di Birra si stiano sviluppando altri modelli di business: Italian Hops Company per esempio è la prima azienda in Italia dedita alla coltivazione del luppolo, che in soli due anni sta attirando l’attenzione dei Birrai più famosi del Bel Paese.

Eccomi, dunque, catapultato in questo pianeta; stregato dalla Craft Beer Revolution durante il periodo universitario a Roma - nel momento di massima esplosione del fenomeno - dopo una laurea in legge ho deciso che questa vita avrebbe regalato molte più emozioni della classica carriera di Avvocato con-scrivania-vista-computer. Due beershop e un progetto culinario (in divenire) dopo, ho il piacere di poter scrivere di quella che continua a essere prima di tutto una grande passione.

Attraverseremo questo mondo - come un buon Gastronauta, appunto - e ci soffermeremo sui luoghi dove in fondo la birra si consuma; perché se dopo vent’anni di Movimento possiamo parlare, è merito anche - per me soprattutto - di un manipolo di cocciuti che hanno perseverato, ostinati e tenaci, nel voler proporre qualcosa ai loro clienti che non fosse la solita bionda industriale priva di corpo e di anima. Racconteremo anche le loro storie, gli inizi, la loro visione; attraverso le loro risposte fotograferemo un mondo in continuo fermento ed evoluzione, ripercorreremo le tappe di questi primi vent’anni, e cercheremo di proiettarci nel futuro di questo, ora sì, sconfinato mondo delle birre artigianali in Italia.
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Paolo Martuccelli: Trentuno anni, nato in Calabria, trapiantato fin da subito a Milano, un tempo molto più grigia; una laurea in Legge presa a Roma giusto per capire che l’avvocato proprio no, non volevo farlo. Nei miei dieci anni capitolini sono stato testimone della “Craft Beer Revolution”che esplodeva prorompente in ogni angolo della città, conquistando un numero sempre maggiore di bevitori. Questa onda che montava, questa domanda di qualità ha spinto a tuffarmi in un progetto che un paio di amici avevano deciso di intraprendere a Trieste: aprire il primo negozio di birre artigianali di tutta la città. Il 18 agosto 2014 apre Hops Beer Shop. Il successo è stato immediato: le persone dopo anni di birre industriali non potevano credere che esistessero così tante valide alternative ricche di personalità e gusto. Nel 2015 la decisione di inaugurare un secondo Hops Beer Shop, proprio a Milano; la città che mi aveva ospitato per tanto tempo, nella quale attualmente vivo e lavoro nel nostro piccolo , al civico 14 di via Montebello.

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