Vina Guštin, tradizioni vinicole slovene
La storia di Vina Guštin ha inizio nel 1898 nella bassa valle del Vipacco. Oggi l'azienda è gestita da Viljem Žižmond, che sarà a Milano Golosa.
La Slovenia è una terra verde, ricca di natura incontaminata e di corsi d’acqua cristallini. Gli stessi che ritroviamo nel suo “cuore”, la valle scavata dal fiume Vipacco, una piana verdeggiante incastonata tra ambiente alpino, carsico e mediterraneo.
Famosa a livello turistico per la ricchezza di prodotti enogastronomici, la valle ospita l’area vinicola più importante della Slovenia, forte di ben 260 ettari di vigneti continuativi. Una coltivazione resa possibile proprio dalla presenza dell’altipiano carsico che, letteralmente, le protegge le spalle, smorzando in parte l’intensità del vento di Bora proveniente da nord est che, soventemente, tempesta la regione.
Qui, in posizione soleggiata sulle colline di Biglia, nella bassa valle del Vipacco, incontriamo l’azienda gestita da Viljem Žižmond e sua figlia Kerstin: Vina Guštin, che sarà presente a Milano Golosa come produttore e farà una masterclass con degustazione domenica 15 ottobre, alle ore 18.00.
LA STORIA
La storia di Vina Guštin ha inizio nel lontano 1898, quando Joachim Žižmond, "Guštin" per gli amici, proveniente dalla fattoria di Nančka, piantò le prime piante di vite, prima il Merlot e poi la Malvasia, nel villaggio di Volčja draga, attuale sede della cantina. «Merlot e Malvasia, questa è poesia» era il motto di Guštin, rimasto invariato ancora oggi che a condurre l’azienda ci sono i suoi bisnipoti, fedeli alle stesse uve e alle stesse tradizioni del loro avo.
IL TERRITORIO
I vigneti di Vina Guštin si trovano vicino al confine italiano del fiume Vipacco, sul lato sud delle colline di Biljen che incorniciano la valle. Qui, gli Žižmond coltivano 5 ettari di vigne, collocate con esposizione sud sui vocati terreni della zona, ricchi di terriccio, marna e argilla.
La prossimità dell’altopiano della foresta di Trnovo, con le sue tre riserve naturali (la grotta di ghiaccio Big Paradana, le cime del Golak con la valle degli abeti e il monumento naturale Smrečje), crea un ambiente naturale incontaminato e fresco, dove le viti possono crescere sane e senza sforzo.
IN VIGNA E IN CANTINA
Sempre rimanendo fedeli alla via tracciata dal fondatore, la produzione conserva un certo spirito artigianale, pur abbracciando le nuove tecnologie. I vigneti, alcuni di oltre 50 anni, condotti ancora con impianto a Casarsa (tipico anche del Friuli-Venezia Giulia), sono coltivati utilizzando concimi organici, senza ricorso a diserbanti e pesticidi, e le uve sono raccolte a mano.
In cantina, poi, la fermentazione è avviata naturalmente, senza aggiunta di lieviti chimici, e il mosto viene messo a maturare sulle fecce fini, in botti di rovere o in vasche di acciaio, a seconda del prodotto desiderato, per essere poi imbottigliato senza filtrazione e aggiungendo il minimo indispensabile di anidride solforosa.
Persino l’etichettatura è fatta a mano, per una produzione che si aggira attorno alle 20mila bottiglie e che annovera diverse interpretazioni delle uve Malvasia e Merlot, dalle versioni più agili e fresche, alle riserve di vini ottenuti dai vigneti più antichi.
Se siete curiosi di assaggiare i vini di Vina Guštin, non perdetevi la degustazione in programma per domenica 15 ottobre, alle ore 18, nell’area masterclass di Milano Golosa.
Contatti
Vina Guštin
Bilje 124, 5292 Renče, Slovenia
+38651626777
vinagustin.si