Lunga vita alle osterie
Esistono dei parametri per identificare un'osteria o una trattoria?
trattoria, così come il concetto che rappresentano, sono profondamente legate all’italianità.
Luoghi conviviali magari isolati in campagna o in qualche periferia urbana, dall’atmosfera casalinga con tavoli dalle tovaglie a quadretti, in cui consumare, a completo agio e a prezzi onesti, pasti semplici e ghiotti, cucinati con prodotti locali: è questo che ci viene in mente di fronte alla loro insegna. Probabilmente non c'è un format preciso che ci permetta di identificare un'Osteria o una trattoria, ma ospitalità, gestione familiare, arredamento sobrio, prezzi popolari e una cucina domestica che mira a valorizzare il territorio sono tra i capisaldi con cui vengono percepite nell’immaginario collettivo.
Ma quali caratteristiche differenziano questi esercizi dal ristorante? Per definirli tali ci si può basare su alcuni parametri legati al menu, al locale, alla cantina, al servizio o al prezzo di un pranzo o di una cena, alle materie prime locali (non a km 0 ma del territorio più esteso), al vino anche a calice, al pane, al non supplemento del coperto? Altrimenti, esistono altri criteri per qualificarli?
Al concetto di osteria e di trattoria verrà dedicata la trasmissione de Il Gastronauta di domenica 11 gennaio, alle ore 12 su Radio 24. Intervengono:
MAURIZIO ROSSI | Osteria della Villetta di Palazzolo sull’Oglio (BS)
ANGELO BISSOLOTTI | Osteria del Treno di Milano
MARCO BOLASCO | Giornalista, curatore delle osterie d’Italia, Slow food editore
CARLO CAMBI | Giornalista, curatore del Mangiarozzo
CRISTINA ROTELLI | Osteria delle Vigne di Viazzano di Fornovo di Taro (PR)
AVGUSTIN DEVETAK | LoKanda Devetak 1870 di San Michele del Carso (GO)
PAMELA VERONESE | Osteria Arcadia di Santa Giulia di Porto Tolle (RO)
MATTEO IACOBELLI | Osteria del Tempo Perso di Casalvieri (FR)
PEPPE GUIDA | Antica Osteria Nonna Rosa di Vico Equense (NA)
ALBERTO RIZZO | Osteria dei Vespri di Palermo