Il piacere acido della birra
Dopo il grande successo delle Ipa, la nuova tendenza si chiama Sour
La categoria delle birre acide, fino a non molti anni fa considerata strettamente riconducibile al Belgio, grazie ai movimenti tellurici che nella storia recente hanno rivoluzionato l'universo birra, è letteralmente rinata ed evoluta. Ma cosa sono esattamente queste birre?
La loro originale peculiarità era la fermentazione spontanea, ossia prodotta senza aggiunta di lieviti selezionati. Tradizionalmente si esponeva il mosto ancora caldo all'aria aperta per una notte. In questo modo lieviti e altri batteri presenti nell'atmosfera entravano in contatto con il mosto, iniziando a lavorare. L'acidità conferisce una struttura complessa e fresca che ricorda il vino.
Dall'archetipo più classico sono derivate moltissime varianti. Dalle birre aggiunte di frutta a quelle invecchiate in botte – per natura sono infatti adatte a lunghi affinamenti. Ma la principale caratteristica che unisce tutte le birre acide è la rarità. Una tendenza quella delle sour già consolidata negli Stati Uniti e che da alcuni anni ha contaminato tutta la scena italiana, i produttori come i consumatori. Che sia una naturale risposta alla dittatura luppolocentrica delle birre contemporanee?
Fatto sta che l'Italia, dopo essersi scoperta Paese di grandi birrai, si rivela addirittura patria di innumerevoli estimatori e cultori di birre acide. E se a dimostrarlo non bastassero i tanti birrifici che si dedicano spassionatamente a queste difficili produzioni. Se non bastasse nemmeno la recente apertura di un locale come il Lambiczoon a Milano che – a partire dal nome – incentra gran parte della propria natura e della propria proposta su birre sour.
È ad ogni modo innegabile che poter vantare il più grande festival di birre acide d'Europa, con più di cento birre alla spina, abbia il suo peso. La seconda edizione dell'Arrogant Sour Festival si terrà da venerdì 2 a domenica 4 maggio in provincia di Reggio Emilia. Podere Elisa, questo il luogo dell'evento dove, per l'occasione, arriveranno numerosi brewmaster italiani, europei e americani, pubblican e altri professionisti del settore, come ad esempio l'evangelizzatore brassicolo, Lorenzo Dabove aka Kuaska.
Dunque non solo sarà l'occasione per bere veri e propri tesori birrari e imbattersi in un'iradidio di birra, ma nel corso delle giornate si terranno diversi forum – in alcuni dei quali saranno coinvolti anche produttori di vini naturali – e ovviamente laboratori «ad alta percentuale di passione». Insomma, un grande evento che celebra, non solo questo particolare stile, ma l'intera Italia brassicola e il suo sincero amore per la birra.
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