Chi l'ha visto? Un 2011 in astinenza da tartufo?
Un'anomala stagione estiva mette a rischio la raccolta del fungo ipogeneo
Quest'anno più che mai il Tuber Magnatum Pico è ritroso. Il comunemente conosciuto tartufo bianco pregiato, che in latino porta il nome di tuber poiché fungo ipogeo, cioè sotterraneo (a forma di tubero), magnatum perché talmente prezioso da essere destinato ai ricchi, i magnati appunto, e pico dal nome del medico che nel Settecento lo descrisse e ne parlò, stenta a farsi trovare. Nonostante il gran lavorio dei cercatori e dei selezionatori, impegnati a scovare quanto nasce nei terreni di fondovalle, più umidi e freschi.
La causa principale è un'anomala stagione estiva con fenomeni di siccità importanti ad agosto e settembre che hanno colpito le principali zone di crescita. Tutto ciò si concretizza in minori quantità di tartufi, che d'altro canto promettono di essere di ottima qualità, e prezzi che hanno risentito del calo di produzione attestandosi alla borsa del tartufo bianco di Alba sui 250 euro all’etto. Anche se in passato si sono raggiunte quotazioni molto più elevate.
Per capire se nei prossimi mesi il tartufo sarà quel gradito compagno delle nostre tavole, oppure diventerà l'ospite VIP di pochi privilegiati, Davide Paolini chiede l'opinione di addetti del settore, chef ed esperti nella puntata de Il Gastronauta, in onda su Radio24, Sabato 12 novembre alle ore 11.
Intervengono:
VITTORINO GALLO | Socio fondatore di Muzzana Amatori Tartufi e Sindaco di MuzzanaANTONIO BACCINI | Vice Presidente associazione Amici del Tartufo PolesanoPAOLO CERUTTI | Commerciante tartufi di Alba (CN)GIANCARLO PICCHIARELLI |Presidente Città del TartufoGIANFRANCO BERNI | Ex presidente associazione Tartufai delle crete senesi di San Giovanni d’AssoMAURO ULIASSI | Titolare e Chef del Ristorante Uliassi di Senigallia (AN)
ENRICO CRIPPA | Chef del ristorante Piazza Duomo ad Alba (CN)
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