Cosa vedere e dove mangiare in Val Cavallina

Attraversandola per raggiungere le piste da sci quasi non ti accorgi che esista. In realtà la Val Cavallina ha una storia mistica che si intreccia alle arti e ai mestieri dei suoi abitanti. Si racconta che il ferro con cui erano forgiate le spade dei samurai fosse lavorato nei magli della valle prima di essere trasportato in Asia dalla marina genovese.

Ancor prima, nel 1100, fu l’Imperatore Federico Barbarossa in persona ad attraversarla nella sua discesa in Italia vista la posizione strategica tra il Tirolo e la Pianura Padana. Oggi, di tutto questo, sono rimaste poche tracce e la Val Cavallina resta nascosta tra la bellezze delle altre, e più famose, valli bergamasche.

Qui esiste un generale sentimento di intimità e riservatezza che lega ciò che succede tra queste montagne e, nonostante siano proprio le loro cime le prime a essere incontrate dallo sguardo quando da Milano si osserva verso le Alpi, nessuno sa come si chiamino o cosa succeda alle loro pendici. Andarci per scoprirlo diventa, quindi, una vera sorpresa.

A TAVOLA CON CICCIO. CLASSICI E RIVELAZIONI

A Entratico, nella parte bassa della Valle, c’è un caseggiato proprio all’ingresso del paese. È lì che si nasconde (e qui non potrebbe essere altrimenti) il ristorante A Tavola con Ciccio. Lo si riconosce perché nella pausa pranzo il numero di furgoni e furgoncini dei muratori bergamaschi parcheggiati fuori raggiunge valori importanti. Un dettaglio che basterebbe a convincere chiunque a fermarsi.

Le sorprese del menù, invece, incoraggiano anche i più scettici. Oltre ai grandi classici della cucina orobica (la polenta con Funghi deve essere assaggiata), scoviamo piatti di pesce in salse e forme che non ti aspetteresti a queste latitudini. Due su tutti sono da citare. Uno è la zuppa di pesce, un secondo che fa le veci anche del primo, con tutti i sapori e le consistenze che vorresti trovare. L’altro è la tavolozza, l’antipasto della casa, una combinazione di polpo, sarde, gamberi e salmone, ideale da “mettere in mezzo” per iniziare la cena.

LA GITA FUORI PORTA PERFETTA

Il consiglio è quindi subito pronto. Alle prime giornate primaverili prendere la macchina e salire verso Bergamo. Al casello seguire per Lovere e dopo venti chilometri attraverserete la Val Cavallina. Non potrete non riconoscerla perché costeggerete quello che è il Lago di Endine colorato come le montagne che lo incastrano tra di loro. Una giornata così poi non si potrà che concludere con una cena “Da Ciccio”. Se non altro per far defluire il traffico serale e per scoprire qualcosa che, fidatevi, vi farà ritornare.