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Che bomba il cibo di strada di Niko Romito a Milano

Lo chef abruzzese ha progettato un format completo, destinato a durare


Chapeau a Niko Romito, chef tristellato, ma che ha ben chiaro lo scenario della cucina prossima e futura, a differenza di altri colleghi che fanno ricordare la “favola” del cane e l’osso. Certo, il suo status di cuoco nel locale “Reale” a Casadonna, in Abruzzo, rimane sempre ai massimi livelli, ma il mio maggiore apprezzamento va a Niko perché da sempre non ha subito il fascino di lacci e lacciuoli, tipici degli chef star, che vivono ingabbiati nel mito della cucina spettacolo.

La sua nuova iniziativa Bomba, con la collaborazione di Autogrill, segna una svolta nella cronica della gastronomia, ovverosia il coraggio di presentarsi sul mercato del cibo di strada (il locale a Milano ha proprio le vetrine sulla strada), assieme a un “socio” della grande distribuzione di viaggio. A dir il vero sulla via del cibo di strada non possiamo dimenticare chi lo ha sdoganato, il grande Gualtiero Marchesi, vilipeso allorché mise a punto una serie di “hamburger” per McDonald’s.

Certo, Romito ha progettato e dato vita a un format completo e non a tempo, le cui proposte (sei sfere di pasta salata, fritte senza grassi animali e farcite; tre sfere gourmet e bombe dolci) sono state sperimentate a lungo (un primo locale è stato aperto senza clamori a Napoli), a cominciare dalla pasta e dall’utilizzo di ingredienti salutari. Di certo il variegato menu di bombe (comune alla tradizione italiana) avrà gli occhi (anzi il palato) puntato per sicure imitazioni, o meglio tarocchi improvvisati. Lo chef abruzzese mostra sempre di più le sue qualità di progettazione, prima di “Bomba” infatti ha varato con successo un format di ristorazione “Spazio” dove cucina, design e servizio sono vera e propria “avanguardia” del marketing della ristorazione.

(foto: autogrill.com)

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