Il sale della vita
Brevi riflessioni sull'ultimo libro di Pietro Leemann
Alla maschera televisiva, alla televisione (un mezzo giovane, ma precocemente invecchiato come linguaggio nell'era del web), il cuoco-maieuta Pietro Leemann del "Joia" di Milano, continua a prediligere il libro (un medium vecchio, anzi antico, e anche per questo linguisticamente sempre nuovo e rinnovabile).
L'ultimo dei suoi molti libri, in ordine di tempo, si intitola "Il sale della vita". Che per un cuoco che sapientemente, cum grano salis, limita il sale nei suoi piatti, è già un titolo su cui riflettere. Un'autobiografia a tappe, forse anagraficamente un po' precoce in quanto tale, che però non si sbrodola addosso e non si crogiola sui risultati ottenuti, né dorme sugli allori conseguiti.
Ci vorrebbe un trattato per recensirlo. Qui ci limiteremo a qualche trattino:
- Leemann riempie qb. le bocche altrui di cibi "sani ed evolutivi", ma non si riempie la bocca di formule culinarie e dietetiche alla moda e fini a sé stesse.
- Per lui l'Uomo è ciò che mangia per essere e per trasformarsi in ciò che è e in ciò che non sa ancora di essere.
- Dopo la sua recente svolta Ayurvedica, per Leemann, frequentatore dell'Oriente estremo del Sol Levante e del pensiero nascente, il cibo che non fa bene è tamasico e rajasico; mentre quello che fa essere, che fa stare bene gli uomini e che fa bene all'ambiente, dev'essere satvico, ossia vegetariano, fresco, vicino e stagionale.
- Il suo non è un dogma, una Verità rivelata, un massimalismo dietetico da imporre o per imporsi, ma una Verità ricercata: un saggio e sapienziale suggerimento a chi non vuole lasciarsi consumare nel Samsara dei cibi non cucinati al momento. Il cibo deve essere vivo, ossia "espresso" per esprimersi nelle sue migliori qualità essenziali, nutriente e gustoso, ma senza eccessi. Senza dimenticare ciò che si beve mentre lo si mangia, come e con chi lo si mangia condividendolo e come lo si metabolizza.
Leemann in questo libro si racconta per raccontare che il "cibo olistico" che cucina per gli altri con amore agapico, è quello che cucina anche per sé stesso quotidianamente, che gli corrisponde: coerentemente, correttamente e senza ipocrisie.
Lasciamo ai lettori i gustosi approfondimenti di una "Introduzione" seguita da "L'avventura della vita" in 26 capitoletti, dove riflessivamente la storia personale del cuoco si intreccia a mezzo secolo di Storia collettiva, e da un "Regole e suggerimenti per una vita sana" in 13 didattici consigli.
Perché le "scelte" sono il vero sale della vita.
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IL SALE DELLA VITA. UN CUOCO VEGETARIANO ALLA RICERCA DELLA VERITA'
Scritto da Pietro Leemann
2015, Mondadori Electa
pp. 191-14,36 EURO