Gin italiano: le creature di Baldo Baldinini
Il gin italiano registra, anche con la pandemia, una crescita a doppia cifra. La nascita di nuove etichette made in Romagna.
Il mercato degli spirits pare non aver rallentato neppure nell’anno horribilis del Covid19. Soprattutto il gin italiano continua a essere protagonista: nel 2020 ha segnato una crescita a doppia cifra (+33,5% in valore e 24,8% in volume).
Gin italiano: cresce la produzione
Non solo. Il successo dell’aumento dei consumi di gin italiano ha generato anche una corsa alla produzione, con la nascita di nuove microdistillerie e di appassionati che hanno creato nuove etichette.
Un fenomeno questo già emerso, da tempo, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, in crescita anche in Italia, dove nel 2022 è già stata programmata una fiera ad hoc a Milano. Il nostro Paese, da sempre, è conosciuto per l’arte della distillazione della grappa.
Il marchio Nonino di Percoto è famoso e apprezzato nel mondo, dove è stato insignito di prestigiosi premi, così come Vittorio Gianni Capovilla, uno dei più prestigiosi distillatori di frutta (circa 50 mila bottiglie di ciliegie selvatiche, bacche di sambuco, di corniole, di pere).
Capovilla è anche conosciuto per aver creato nell’isola di Marie Galante uno dei più strepitosi rum agricoli al mondo, il Rhum Rhum. Questo “mago degli alambicchi” è l’antesignano della microdistilleria italiana, che negli ultimi anni ha prodotto diversi “campioni” emergenti.
Tra questi il romagnolo Baldo Baldinini (DIBALDO Spirits), che non ama la ribalta. Definito “stregone senza volto”, fin da piccolo ha cominciato a imbottigliare essenze e tinture. Baldo ha cominciato l’attività come maestro profumiere, ciò gli ha permesso di unire, nel tempo, l’olfatto al gusto e trasferire le sue conoscenze all’enogastronomia.
Alcune delle sue creazioni sono proposte in abbinamento ai piatti di molti chef stellati: Bottura, Romito, Tomei, Gorini, Agostini. Baldo inoltre ha creato una serie di vermouth con i vini dell’azienda Tenuta Saiano sui colli di Montebello-Torriana (FC) della famiglia Maggioli (dove ha sede l’Olfattorio).
I nuovi gin italiani di Baldo Baldinini
A questo bizzarro “sarto delle essenze” mancava un distillato, tra le sue creazioni. Così, dopo aver realizzato un nuovo laboratorio a Santarcangelo, ha firmato i suoi due primi gin (altri sono in maturazione, in uscita prima dell’estate).
Per confermare la sua filosofia, le due etichette di gin italiano (romagnolo, nella fattispecie) hanno nomi celebri: “Paracelso” e “Nostradamus”, alchimisti che hanno caratterizzato questa scienza nel Cinquecento. Nel primo distillato sono concentrate 20 botaniche, 30 in Nostradamus, frutto di una banca dati di Baldo, che ne dispone di oltre 10 mila.
Due gin che esprimono la visione, secondo l’autore, dell’uomo, il Paracelso e della donna, il Nostradamus. L’uno offre sentori mediterranei e nuances di cortecce, l'altro fragranze floreali esotiche e di rosa.
Il gin tonic servito alla maniera spagnola, come consiglia Baldo, con questi due gin, aiuta a chiudere una serata in bellezza, così come colpisce il suo studio Kermes bianco, vero caleidoscopio di sensazioni.
tutte le foto: Dibaldo Spirits