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Bolliti d’Italia

Ritorna in carta il classico piatto di carne, ma tante sono le differenze regionali


Iniziano a comparire in diversi ristoranti, almeno una volta alla settimana, le scritte che sanno tanto di cucina di un tempo: “Oggi carrello del bollito”. Un piatto storico del nostro repertorio culinario che all’apparenza sembrava dimenticato, messo in soffitta per far posto ad altre più sofisticate o banalmente trendy preparazioni, ha fatto capolinea di nuovo nei menù e ciò pare già significativo del cambiamento dei tempi. Si tratta dunque di un piatto che regna nella cucina del risparmio?


Sabato 15 dicembre, su Radio 24 alle 11, il Gastronauta ci condurrà in un viaggio attraverso le varie scuole di pensiero del bollito, con Piemonte, Veneto ed Emilia romagna a fare da teste di serie. Per non parlare dei dilemmi che suscita la sua preparazione: fa differenza usare il cotechino anziché il cotechino? La bondiola si trova ancora? Se poi bisogna abbinarlo con il vino, meglio il Lambrusco oppure vale la pena osare uno champagne?




Sentiamo cosa hanno da dire a riguardo:

MAURIZIO QUARANTA | Ristorante La Speranza, Farigliano (CN)

MASSIMO REGNANI | Salumeria Regnani, Serramazzoni (MO)

THOMAS ROSSI | Clinica Gastronomica Arnaldo, Rubiera (RE)

FRANCO CAZZAMALI | Macellaio, Romanengo (CR)

SERGIO MOTTA | Macelleria Motta, Inzago (Mi)

TIZIANA NOGARA | Macelleria Nogara, Sovizzo (VI) 

GIAN PIETRO DAMINI | Macelleria Damini e Affini, Arzignano (VI)

ARMANDO BORDIN | Locanda di Castelvecchio di Verona 



ASCOLTA LA TRASMISSIONE IN DIRETTA >>>


A voi piace il bollito e con quale ricetta? Che tagli usate? Fateci sapere lasciando un commento in bacheca, su Facebook o su Twitter, oppure chiamando in diretta il numero 800240024 o inviando un sms al 3492386666.


(L'immagine è tratta da ricette.donnamoderna.com)

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