Sardegna, dove mangiare in Costa Smeralda
Sardegna, cinque posti dove mangiare in Costa Smeralda, lontani da milionari e starlette. E con una vista che mozza il fiato
Quando si parla di Sardegna si rischia di cadere in una visione stereotipata a ogni piè sospinto. Accade in particolare per la Costa Smeralda, una concentrazione di aree incantevoli voluta dal principe Karim Aga Khan all’inizio degli anni Sessanta del secolo scorso.
Poco più di cinquant’anni e una nomea fatta di esclusività, glamour, lusso inarrivabile: da un lato i milionari, dall’altro coloro che li osservano abbacinati. A dire il vero, soprattutto fuori da un periodo convulso come quello agostano, questo piccolo lembo a nord est della regione, riserva molte sorprese, oltre alla magnificenza di paesaggi da favola e acque trasparenti.
Come spesso accade nelle zone in cui il turismo abbonda senza difficoltà, la qualità dell’offerta gastronomica non è particolarmente eccelsa…O almeno non lo era, perché esistono realtà, sia già note sia meno conosciute, davvero degne di essere raccontate. Come secondo noi queste cinque, accomunate tutte da una vista difficile da scordare.
Costa Smeralda: cucina locale, ma non solo
I Frati Rossi
I Frati Rossi, per esempio, locale aperto praticamente tutto l’anno che il signor Gabriele, toscano d’origine, ha creato ormai nel 1994. Sulla collina di Pantogia, a due chilometri dal centro di Porto Cervo, è un ambiente elegante e non troppo formale che regala un affaccio sul golfo del Pevero e arriva all’isola di Tavolara. La cucina è classica, fatta come si deve e curata: piatto da non perdere la sontuosa, ricca zuppa di pesce.
Li Finistreddi
Li Finistreddi è un resort con diciannove stanze al centro di una proprietà di sei ettari su un’altura che domina il mare della Costa Smeralda e l’arcipelago de La Maddalena. La sua Osteria Gourmet è aperta anche agli ospiti esterni e vale la pena provarla. Sia perché la cucina di Giuseppe Spandri è curata, molto ben eseguita e rispettosa delle tradizioni locali, seppur nella sua modernità, come nel caso dei filindeu in brodo di pesci di scoglio, molluschi e zafferano del Barigadu; sia per cenare a bordo piscina godendo di un panorama spettacolare.
E la vista? Mozza il fiato
La Terrazza Frades
A proposito di vista a perdita d’occhio, non fa eccezione un delizioso locale come La terrazza dei Frades (fratelli in sardo) Fabio, Roberto e Valerio Paddeu. Il loro progetto vede al centro l’amata Sardegna, una bottega con cucina che offre dal bancone, en plen air, uno scorcio di maestosa bellezza su Cala di Volpe e piatti di notevole finezza. La ricciola marinata alle erbe del Gennargentu, mandorla di Oliena, mango e caramello allo zenzero, ne è un degno esempio.
Petra Segreta
L’impatto visivo è emozionante anche quando si arriva al Petra Segreta, resort affiliato a Relais & Chateaux tra le colline di San Pantaleo, circondato da cinque ettari di macchia mediterranea e granito. Oltre alle bellissime camere, ispirate agli stazzi della Gallura, c’è anche un ristorante gastronomico come il Fuoco Sacro. Lo chef patron, Luigi Bergeretto, propone una cucina classica di ottimo spessore. Gli squisiti ravioli di piselli, salsa bouillabaisse e bottarga sono imperdibili.
Il Nuovo Somu
Per ultimo (ma soltanto in ordine di comparizione) il Nuovo Somu (s’omu è la casa dei sardi) di Salvatore Camedda. Trasferito dal centro di Oristano, praticamente sulla spiaggia di Baia Sardinia, nei locali del Club Hotel, lo chef ha costruito una squadra che garantisce divertimento e gusto. Li assicurano Giacomo Serreli, brillante uomo di sala ed esperto di vini, e la nuova energia nei suoi piatti, come nel caso dei deliziosi bottoni con aglio nero, brodo di liquirizia, costa di bietola e Fiore Sardo.