Indietro tutta: si torna agli anni 50?
Le recenti dichiarazioni di Vissani portano a domandarsi se l’era degli chef mediatici sia finita
DiVini di Luciano Ferraro, dice che ha esagerato con l’esposizione mediatica e per lui, almeno, è ora di fare retromarcia ritornando alle basi della cucina italiana.
Se da una parte è un po’ dura pensare di tornare indietro completamente agli anni 50, comunque qualcosa di vero sembra esserci nelle affermazioni dello chef umbro. I segnali che arrivano dalla ristorazione sono chiari. La cucina degli chef mediatici, costruita sulla tendenza a stupire, soffre. Il consumatore non è più disposto a spendere molto e ricerca soprattutto affidabilità e convenienza. È evidente una tendenza a valorizzare la materia prima soprattutto quella poco costosa, utilizzare ricette semplici e ricercare location minimaliste.
Si tratta però di un vero ritorno alle origini oppure la cucina contemporanea è diversa sia da quella di mezzo secolo fa sia da quella che è stata nel passato recente? Per rispondere a questa domanda Davide Paolini, nella puntata di sabato 1 dicembre de il Gastronauta (Radio 24 ore 11), interpella chef, critici gastronomici e giornalisti direttamente interessanti al fenomeno.
Intervengono:GIANFRANCO VISSANI
ENZO VIZZARI | Direttore Guide dell’Espresso
MASSIMO MONTANARI | Docente di Storia dell'alimentazione e direttore Master europeo "Storia e cultura dell'alimentazione"
FULVIO PIERANGELINI | Cuoco edirettore creativo catena Roccoforte Hotels
GENNARO ESPOSITO | Rist. Torre del Saracino, Vico Equense (NA)
MARCO BOLASCO | Giornalista, blogger
CARLO CRACCO | Ristorante Cracco, Milano
ANTONIO SANTINI |Rist. Dal Pescatore, Canneto sull’Oglio (MN)
RIASCOLTA LA TRASMISSIONE >>>
secondo voi Vissani ha ragione? Stiamo veramente ad una svolta o una retromarcia nel panorama della ristorazione italiana? Fateci sapere cosa ne pensate lasciando un commento in bacheca, su Facebook o su Twitter, oppure chiamando in diretta il numero 800240024 o inviando un sms al 3492386666.
(L'immagine è tratta da www.donnamoderna.com)