Chef si nasce o si diventa?
Il successo dei cuochi in TV ha creato un fenomeno di costume che porta molti a pensare di intraprendere questa professione
Giovani rampolli, studenti dell’alberghiero, professionisti già avviati, indomite casalinghe. Tutti vogliono diventare chef o meglio chef star. Perché i cuochi nell’ultimo decennio hanno preso il posto che una volta fu delle celebrità del grande schermo, occupando non soltanto i canali della televisione nazionale e internazionale, ma anche le copertine dei rotocalchi e le definizioni dei cruciverba. Il caso più eclatante è il programma Masterchef, il cui successo ha trasformato un talent show in fenomeno di costume e i suoi protagonisti, i giudici, in acclamate star da prendere a modello per una scelta di vita.
Se però dal divano di casa è facile sottoporre a giudizi implacabili i concorrenti ai fornelli televisivi o fantasticare di trasformare la passione della cucina in una professione remunerativa, la realtà può presentarsi più complicata del previsto. Nella puntata di sabato 19 gennaio de Il Gastronauta (ore 11 su Radio24) andiamo a scoprire se quello del cuoco è un mestiere semplice, quali sono i percorsi da intraprendere per questa carriera e le qualità che si devono possedere. La domanda che Davide Paolini pone ad esperti, maestri della professione e chef televisivi è: chef si nasce o si diventa? E a rispondere al quesito ci sono anche Bruno Barbieri e Carlo Cracco, i popolari chef-giudici di Masterchef.
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