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Giornata Nazionale dell'Espresso: i caffè letterari di Trieste

Giornata Nazionale dell'Espresso: un giro a Trieste per conoscere i caffè letterari della città e la tradizione del “capo in b”.



Oggi, per la Giornata Nazionale dell’Espresso, ci tengo a raccontarvi una storia che affonda le sue radici nella tradizione e che ancora prospera nella contemporaneità.

Il profumo di caffè e di passato inebria il centro della città, che con il vento che la caratterizza regala emozioni d’altri tempi. La città è Trieste, la cosmopolita, la marittima e la carsica.

I caffè letterari sprigionano e custodiscono la storia di illustri personaggi letterari del passato, come Italo Svevo, James Joyce, Umberto Saba, Gabriele D’Annunzio e contemporanei come Claudio Magris. Passeggiando nelle vie storiche della città, puoi oggi imbatterti nelle statue di alcuni di loro.Trieste

LA STORIA DEL CAFFÈ A TRIESTE

La storia del caffè di Trieste risale ai primi anni del Settecento, quando il porto franco della città divenne il principale scalo merci dell’Impero Austro-Ungarico e uno tra i maggiori centri commerciali d’Europa.

Sebbene il caffè fosse già stato introdotto e importato a Venezia, il porto, data la sua importanza, garantì caffè dalla Turchia, Egitto, Etiopia e da molti altri Paesi a seguire.

Con il tempo fiorirono le attività economiche e commerciali che ritroviamo ancor oggi nella filiera del caffè, come le storiche Hausbrandt e Illycaffè.

IL DIZIONARIO DEL CAFFÈ

La storia locale è anche quella dei nomi che solo i triestini utilizzano per ordinare il caffè.

Il caffè classico (in tazzina) è il “Nero”; il “Capo”, l’espresso macchiato (in tazzina); il “Capo in b” è il tipico espresso macchiato nel bicchierino di vetro, mentre il gocciato è quello con una goccia di schiuma di latte. Il mio preferito all’università? Il “il Capo in b tanta special”, ovvero il macchiato, in bicchiere, con la polvere di cacao.

5 CAFFÈ LETTERARI DOVE BERE IL CAFFÈ TRIESTINO

Caffè San Marco

In Via Battisti 18 trovate il più classico tra i caffè storici. Non ha decorazioni o stucchi, ma un’atmosfera carica di storia e un po’ decadente. Tra i suoi clienti affezionati, lo scrittore Claudio Magris.

Caffè degli Specchi

In Piazza dell’Unità d’Italia, Palazzo Stratti ospita il Caffè degli Specchi, risalente al 1839 e in stile Asburgico. Chiamato così perché incidevano gli avvenimenti storici più rilevanti su preziosi specchi, di cui oggi sono conservati solo tre esemplari. Punto di riferimento nel corso degli anni di scrittori, artisti e intellettuali.Caffè degli Specchi

Caffè Tommaseo

Il Caffè Tommaseo è il più antico caffè della città, inaugurato nel 1830 nel Borgo Teresiano in Piazza Tommaseo, affacciato sulle rive. Grandi specchi e arredi dell’epoca lo rendono il più prezioso dei caffè letterari, nel quale Italo Svevo scrisse alcune delle sue opere. Oggi non solo caffè, ma anche ristorante e cocktail bar.Caffè Tommaseo

Caffè Stella Polare

In Piazza Sant’Antonio, il Caffè Stella Polare è stato aperto tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. D’influenza tipicamente austro-ungarica e in parte ancora conservato. Con l’arrivo degli anglo-americani, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, divenne per un periodo una grande sala da ballo. Oggi è ancora punto di riferimento nel cuore pulsante della città.

Caffè Pasticceria Pirona

Caffè pasticceria Pirona Pasticceria Pirona è un elegante locale in stile liberty dei primi del Novecento, nel cuore del quartiere Barriera Vecchia. Ha mantenuto intatto l’arredo in ciliegio e si respira ancora lo stesso profumo di biscotti artigianali e marmellate di un tempo. James Joyce iniziò a scrivere l’Ulysses proprio all’interno della pasticceria.Pirona

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